Olio Petrucci per i suoi prodotti sceglie Olive provenienti esclusivamente dall’area protetta definita come Sabina DOP, anche l’estrazione deve avvenire in un Frantoio certificato Sabina DOP così come il confezionamento deve avvenire nell’ambito dell’area territoriale Sabina DOP.
Il padre Stefano Petrucci, Presidente del consorzio Sabina Dop e di origine Lazio e le figlie, Sabina e Camille, si impegnano da sempre nel monitoraggio delle cultivar, nella ricerca, nella classificazione e nella protezione di quelle più rare, per evitarne la completa scomparsa dal territorio. Si battono per la tutela della sabina e del bellissimo paesaggio in cui si trovano, combattendo le produzioni intensive e super intensive, per questo hanno vietato attraverso il disciplinare Sabina Dop questo tipo di produzioni.
L’azienda mantiene una produzione estensiva tradizionale con pratiche agroecologiche sia per l’uliveto che per le altre produzioni, recuperiamo l’acqua per gli animali selvatici e l’irrigazione. Eseguendo gli standard obbligatori previsti dal disciplinare. Le aziende con tale riconoscimento si attengono ad uno specifico “disciplinare di produzione”, vigilato dal consorzio Sabina Dop e Agroqualità, una società appositamente incaricata dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali.
Le cultivar caratterizzanti sono 11: carboncella, leccino, raja, pendolino, frantoio, moraiolo, olivastrone, salviana, olivago e rosciola. La raccolta e la molitura, viene effettuata tra il 01 ottobre e il 31 gennaio.
Dal sito dell’azienda è possibile prenotare una visita al frantoio, una passeggiata fra gli uliveti ed un picnic.
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