Ci sono ancora luoghi in cui la pizza non è semplicemente un cerchio che si chiude, lasciando il resto del mondo fuori. Posti dove non troverai la Fiori e alici ogni mese, né il Gambero di Mazara nascosto sotto strati infiniti di stracciatella. Questi posti vanno cercati, spesso lontano dalle strade trafficate o a molti chilometri dal centro città. La ricompensa? Quando arrivi, ti godi una storia dal finale aperto, sapendo che ogni volta prenderà una direzione diversa. È il fascino di essere liberi dalla produzione in serie dei soliti topping o dall’ossessione per i maxi-bordi gonfi di artifici chimici.
Luca Mastracci ha deciso di sposare questa piccola rivoluzione silenziosa, fatta di collaborazioni sincere con gli artigiani e di menu ispirati ai frutti della terra, in una cittadina a un’ora e mezza da Roma. Un luogo che vanta diverse eccellenze, ma dove, fino a poco tempo fa, mancava una vera pizzeria di ricerca. Le coordinate? Frosinone, un locale sempre pieno e frequentato da un pubblico variegato: dalla comitiva di under 16 al raffinato esploratore del gusto.
La serie di riconoscimenti, dal Gambero Rosso a 50 Top Pizza (dove nel 2021 è stato proclamato miglior giovane pizzaiolo d’Italia), ha progressivamente rafforzato la sua determinazione, portandoci al punto in cui siamo oggi. Qui per scoprire cosa si cela dietro il frenetico ritmo di sfornate e la quotidianità di un trentenne profondamente innamorato del suo mestiere.
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